Da quando sono una scrittrice, o meglio, da quando ho pubblicato il mio primo libro, un’infinità di persone sono venute a chiedermi: « Come? Come ci si sente? »
Ecco, apro questo post per dirvi che… semplicemente non lo so nemmeno io.
Avevo immaginato tante e tante volte quel momento, quando avrei visto il mio nome sulla copertina, e le mie reazioni possibili erano pianti, lacrime, balbettamenti, salti di gioia, cose di questo tipo.
Non è stato così, devo essere sincera.
Quando ho visto il libro e l’ho tenuto in mano, con il mio nome a caratteri cubitali in evidenza sopra al titolo, mi sono sentita male: una specie di nodo allo stomaco.
Quando ho visto il libro e l’ho tenuto in mano, con il mio nome a caratteri cubitali in evidenza sopra al titolo, mi sono sentita male: una specie di nodo allo stomaco.
E poi la consapevolezza: sono una scrittrice. Non mi sono mai sentita più euforica in vita mia, andavo in giro a testa alta, orgogliosa; anche se nessuno tranne me ancora sapeva, presto avrebbero capito il perché.
Realizzazione. Ho realizzato un sogno, un sogno che porto dentro da quando ero piccola, che porto dentro tuttora. Ho innalzato il primo scalino di una lunga serie che spero di poter porre avanti nella mia vita, perché niente mi ha mai resa così orgogliosa di essere me stessa.
Dopo anni di brancolamenti al buio – in cui non sapevo ritrovare me stessa, in cui non avevo idea di cosa fare, di come sentirmi; in cui ero semplicemente vuota – mi sono ritrovata ad amare la mia vita, ad amare me stessa, per la prima volta.
Ero morta e ora sono viva.
E vivere, respirare, giocare, sorridere sono le cose più belle che possano mai capitare.
“Solo per sognare” non è più solo per sognare, è per iniziare a realizzare il mio sogno.
Sono arrivata in fermata dell’autobus alla mattina con un sorriso a trentadue denti e il libro – la prima copia – in mano, un po’ nascosta.
Le prime persone a cui ho mostrato quel nome – in realtà a cui l’ho sbattuto letteralmente in faccia – dal vivo sono state Loro, e credo che aver visto i loro occhi illuminarsi esattamente come avevano fatto i miei sia uno dei ricordi più belli che avrò per il resto della mia vita.
E poi le telefonate, i messaggi, i rimproveri dagli amici del genere: “Perché non me l’avevi detto?!”, le congratulazioni, le prime ordinazioni…
Questo è il mio mondo. Ne sono certa ora più che mai, perché non sono mai stata così felice, così spensierata, così a mio agio; per lo più mi sentivo un pesce fuor d’acqua che arrancava per vivere nell’ambiente che si ritrovava attorno. Non sono mai stata capace di respirare veramente e di godere dell’ossigeno che entrava nei miei polmoni. Nessuno mi ha mai vista veramente felice, prima di quel momento: sono sempre stata una fontana molto prolifica. Perché facevo fatica a sopportare tutto quanto, perché dovevo sfogare la mia solitudine, il mio non appartenere al mondo, con le lacrime.
Ora sfidami. Sfidami, ora che ho trovato il mio posto, sfidami, ora che sono me stessa, sfidami, ora che vivo.
Sfidami a piangere.
Solo per sognare Erica Gatti Casa editrice: Tredieci Collana: Senza confini ISBN: 9788883882043 Pagine: 138 Prezzo: 7,00€ |